L'autore:
Guillem CLUA

Considerato uno dei drammaturghi più innovatori ed eclettici nel panorama catalano e spagnolo, Guillem Clua è nato a Barcellona, ma ha vissuto anche a Londra e a New York, dove alcuni suoi testi sono già stati rappresentati. Ha una duplice formazione di autore teatrale e di giornalista e lavora costantemente per la televisione catalana, come autore di programmi e di fiction seriali. Le sue opere sono tradotte in numerose lingue e hanno all’attivo numerosi riconoscimenti. Finalista al premio Max 2012 per la migliore opera drammatica rappresentata in Spagna, la sua ecletticità fa sì che il suo repertorio comprenda opere politiche e commedie musicali, drammi epici e spettacoli di teatro-danza.

Tutto il repertorio,
e fra le altre opere disponibili per l'Italia:
•La pelle in fiamme •La terra Promessa •Smiley •Marburg •La rondine (la canzone di Marta)

La pelle in fiamme

Sinossi:
Frederick Sálomon torna vent’ anni dopo nel Paese in cui conquistò la fama, grazie ad una sola fotografia: una bambina che volava in aria, in seguito ad un’esplosione. Sálomon deve ora ritirare un premio per il suo sforzo nel conseguire la pace anche grazie alla sua arte. La giornalista, che viene ad intervistarlo in albergo lo induce, però, controvoglia, in un dibattito sul ruolo delle Nazioni Unite, sulla commercializzazione della violenza e soprattutto sulle circostanze in cui fu scattata la famosa fotografia. Nello stesso albergo, poco prima, si è fermata un’altra coppia e la celebre fotografia di guerra non è affatto estranea alle motivazioni di quell’incontro…

Personaggi:
2 U, 2 D

Estratto:
SÁLOMON Per quale giornale mi ha detto che lavora? ANNA Per quale? Ce n'è solo uno nel Paese. SÁLOMON Che ne è stato dell'altro? ANNA Lo hanno chiuso il mese scorso. Per antipatriottismo. SÁLOMON Caspita, mi spiace. ANNA Perché? SÁLOMON Diamine.... a lei non dispiace? ANNA Non è il mio giornale che hanno chiuso. SÁLOMON Si certo, ma in ogni caso... ANNA Quando è stato qui l'ultima volta? SÁLOMON Venti anni fa. ANNA E crede che in tutto questo tempo sia cambiato qualcosa? SÁLOMON Ora c’è la democrazia. ANNA Una democrazia che comunque chiude i giornali. SÁLOMON Pur sempre una democrazia, in fin dei conti. E dovrebbe esserne orgogliosa. Soprattutto lei. ANNA Io? SÁLOMON Quanti anni ha? Venticinque? Trenta? Ha passato la maggior parte della sua vita nella guerra. Mi sbaglio? Ora invece... ANNA Continuiamo ad essere in guerra, signor Sálomon. Non sentire le bombe non significa che sia finita.


La terra promessa

Sinossi:
Commedia, melodramma, riflessione politica e mitologica. L’azione è ambientata nella sede dell’ONU, in un futuro indefinito. Il Presidente della Repubblica di Malvati, Vincent Shawen, vuole richiamare l’attenzione del mondo sulla situazione catastrofica che il cambio climatico ha provocato nel suo Paese: l’arcipelago è quasi scomparso a causa del livello crescente dell’acqua e il Presidente è venuto a chiedere una nuova isola dove poter emigrare con i suoi compatrioti. La storia segue le peripezie diplomatiche del Presidente e le situazioni surreali che sorgono dagli incontri con i delegati delle varie Nazioni. Oltre a salvare il suo Paese, però, il Presidente deve anche far fronte alle sue questioni personali e familiari, non meno complesse di quelle politiche e internazionali…

Personaggi:
3 U, 1 D

Estratto:
VINCENT SHAWEN: Che dicono? Ci sono già reazioni? CHRISTINE: Sei su tutti i giornali on-line, ci sono tantissimi commenti, non si parla d’altro e il video del discorso è il più visto della settimana in trenta Paesi. VINCENT SHAWEN: Lo vedi, Kavi? Ho parlato meno di mezz’ora fa e già sono sulla bocca di tutti. KAVI: Sì, e tutti si stanno facendo un sacco di risate! VINCENT SHAWEN: Che ridano pure, ma almeno adesso sanno che abbiamo un problema. Trentamila persone hanno un problema: stanno per perdere le loro case e la loro nazione. Non credo che trovino la cosa tanto divertente. KAVI: Possibile che non te ne renda conto? A nessuno importa che cosa ci stia succedendo. Adesso s’interessano a te perché hai messo su uno spettacolo. Non è che un aneddoto che li farà divertire per qualche ora; ma a che prezzo? CHRISTINE: Farlo non ci è costato niente. KAVI: La nostra credibilità di fronte alla comunità internazionale, ti pare poco? VINCENT SHAWEN: Mi sembra che tu stia esagerando un po’. KAVI: Sono il ministro degli Esteri della Repubblica. So di cosa parlo.


Marburg

Sinossi:
Agosto 1967: un virus sconosciuto causa la morte fulminea di 23 persone nella pittoresca località di Marburg, Germania. Questo è il punto di partenza dell’opera, uno sguardo commosso ma spietato su luci e ombre, speranze e angosce degli ultimi quarant’anni dell’umanità. L’azione delinea quattro storie che si dipanano in quattro diversi punti del pianeta chiamati Marburg: Germania 1967; Pennsylvania 1981, Sudafrica 1999, Australia 2010. Quattro città, sotto l’ombra di quattro epidemie diverse, che si uniscono fra loro nel tempo e nello spazio per intonare una sola voce, quattro fili diversi che mescolano pian piano i loro colori per dar vita ad un affresco della nostra vita, toccante e indimenticabile.

Personaggi:
6 U, 3 D

Estratto:
TOM Credi che se prego non morirò? GABRIEL Non lo so. Forse no. TOM Se così fosse, sarebbe un miracolo. GABRIEL Suppongo di sì. È questo il bello. TOM I miracoli succedono solo nella Bibbia. GABRIEL I miracoli accadono ogni giorno. Però bisogna saperci vedere la mano di Dio. TOM La mano di Dio? C’è la mano di Dio anche in questo virus? Che mente malata si inventerebbe una cosa del genere? Non c’è maniera più orrenda di morire e ti assicuro che dare vita a un virus del genere si addice più al diavolo o a qualcuno di anche peggio, qualcuno che adesso non saprei dirti chi sia. GABRIEL Forse è così. Tom lo guarda incredulo e sospira esasperato. TOM Mi sa che non è una buona idea che tu sia così giovane. Saprai anche risolvere le equazioni di terzo grado, ma credi ancora a Babbo Natale. GABRIEL Se la pensa così, perché mi ha fatto venire? TOM Non ho fatto venire te. Volevo un adulto. GABRIEL Voleva risposte. Tom non risponde GABRIEL Le risposte che cerca non potrà dargliele nessuno, a nessuna età.


La rondine (la canzone di Marta)

Sinossi:
Due personaggi. E un segreto. Una vicenda che si svelerà poco a poco tra colpi di scena, suspense, poesia e scenari estremamente attuali. Il terrorismo e l’omosessualità fanno da sfondo e da protagonisti in un dramma in cui si alternano paura e speranza, odio e amore, luoghi comuni e ricerca della propria identità.

Personaggi:
1 U, 1 D

Estratto:
RAMÓN La rondine. La canzone. Mio padre mi ha chiesto di cantarla alla cerimonia. La conosce?
MARTA Mi è familiare, sì.
RAMÓN Mia madre me la cantava sempre quando ero piccolo, come se fosse una ninna nanna, quando avevo incubi o voleva consolarmi. Anche il giorno del mio compleanno, dopo che avevo spento le candeline. Era il suo modo di dirmi che anche quando le cose sembrano andare malissimo, c’è sempre una soluzione. Che il futuro può sempre essere migliore. E ora…beh, non lo so, credo che sia un bel modo di dirle addio. Le rondini erano i suoi uccelli preferiti, sa? Ogni anno scriveva sul suo diario la data in cui le vedeva per la prima volta in cielo. Per lei, quel giorno era l’inizio dell’estate.

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